E ancora:
Ma oggi? Oggi dopo la riforma della famiglia, dopo leggi fondamentali come il divorzio e l´aborto? «Sì, il paese è progredito sul piano legislativo», replica Elena Gianini Belotti, «ma è rimasto arretrato sul piano del costume e della mentalità. Gli uomini, nonostante tutto, non sono cambiati. Anzi, sono più disorientati. E se le donne si trovano a gridare gli slogan di trent´anni fa è perché su molti terreni siamo daccapo».
(dal sito http://www.ecologiasociale.org/pg/dum_fem_femminismo.html)
Riporto l’indirizzo di questo articolo… non ne sono completamente d’accordo, ma mi sembra rispecchi le visioni discordanti riguardo le “neo”femministe… Interessante da leggere, un momento di analisi per tutte! Penso che al giorno d’oggi le giovani donne si siano proprio annoiate a stare ad ascoltare grandi discorsi di gente tanto piccola come i nostri politici (o meglio i vostri, io non mi ci riconosco). Penso sia venuto il momento di ripensare il femminismo anche come stimolo, c’è una parte di popolazione che si sente oppressa, non si sente libera, forse è il caso di rivedere l’organizzazione della nostra società. Ripensarla magari a misura di persona, in cui ognuno possa decidere insieme agli altri e si possa veramente sentire partecipe. Pensateci voi, io in mente qualcosa ce l’ho, ma dirla qui in quattro parole mi sembra troppo facile (secondo me inizia con la A…). C’è bisogno di pensare e di tempo per pensare (e guarda caso la nostra società non ti lascia neanche un po’ di tempo libero!).
Donne In Azione 